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Pericolo derivati

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    zen_79
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    Città: REGGIO EMILIA
    Età: 45
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    Vice Amministratore
    00 04/02/2008 01:36
    Ultimamente girano dei nuovi prodotti finanziari chiamati "derivati strutturati", o Swat, che i banchieri vendono come assicurazioni contro la crescita del mutuo. In pratica ti assicurano che se il tasso d'interesse cresce la differenza la paga la banca, almeno così dicono. in realtà questi prodotti si sono rivelati delle truffe che se all'inizio facevano guadagnare qualcosa col passare del tempo poi finivano per portare delle forti perdite.
    Questa cosa è venuta fuori grazie a report lo scorso ottobre, su internet è disponibile una versione solo testo. ho scritto questa discussione perchè recentemente è successo anche ad un mio amico che non ho fatto in tempo ad avvertire. stateci lontano o almeno state attenti.

    www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1074824...

    tanti imprenditori ci sono cascati e stanno finendo male e non solo, anche gli enti pubblici lo usano come mezzo per allontanare il pagamento dei debiti e Taranto ci ha rimesso le penne, è fallito!
    Si sono esposti 900 enti pubblici per una somma di oltre 10 miliardi!
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    ninmah62
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    Città: UDINE
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    00 04/02/2008 11:10
    Sei capitato ad HOC grazie! Devo per l'appunto aprire un mutuo :-((
    Ho chiesto di farmi un calcolo delle rate e mi sono raccomandata che il tasso fosse fisso.
    Aspetto qualche giorno per vedere se scende, visto che in America hanno provato ad abbassare i tassi. Se entro qualche giorno nulla sarà cambiato, provvederò a fissare gli interessi al 5% attuale, sono un po' preoccupata :-((
    Grazie mille!!




    Ciao,Barbara


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    zen_79
    Post: 1.033
    Città: REGGIO EMILIA
    Età: 45
    Sesso: Maschile
    Vice Amministratore
    00 07/02/2008 01:39
    Di nulla. In effetti è una preoccupazione abbastanza generalizzata al giorno d'oggi, anche noi abbiamo un mutuo da pagare per i prossimi anni è non è facile. Fai il più fisso possibile che è meglio noi abbiamo fatto l'errore di farlo variabile e la rata non fa che crescere difficilmente secondo me caleranno nei prossimi anni i tassi. Quando i miei fecero il primo mutuo i tassi si aggiravano intorno all'11% quindi diversi anni fa quindi possono ancora aumentare. purtroppo!
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    greenwarrior62
    Post: 64
    Città: LAVENO MOMBELLO
    Età: 62
    Sesso: Maschile
    00 10/02/2008 20:26
    Re: almeno sai cosa paghi e cosa pagherai in futuro
    ninmah62, 04/02/2008 11.10:

    Sei capitato ad HOC grazie! Devo per l'appunto aprire un mutuo :-((
    Ho chiesto di farmi un calcolo delle rate e mi sono raccomandata che il tasso fosse fisso.
    Aspetto qualche giorno per vedere se scende, visto che in America hanno provato ad abbassare i tassi. Se entro qualche giorno nulla sarà cambiato, provvederò a fissare gli interessi al 5% attuale, sono un po' preoccupata :-((
    Grazie mille!!



    Dopo un immensa trombata presa anni fà con un mutuo i ECU, abbiamo deciso per gli acqusti successivi di propendere per i mutui a tasso fisso che garantiscono per lo meno la certezza della rata, sinora la scelta ci ha dato ragione. Chi ha stipulato a suo tempo mutui a tasso variabile ingolositi dalla bassa percentuale di debito, paga attualmente più di quanto pago io. Consiglio a chi a contratto un mutuo a tasso variabile di rinegozziarlo. Vai con il fisso ce è meglio. [SM=g8119]


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    ninmah62
    Post: 730
    Città: UDINE
    Età: 62
    Sesso: Femminile
    00 21/02/2008 14:39
    Aspetterò un mesetto per vedere se cala di qualche punto, purtroppo mi servono 80.000 euro per la ristrutturazione e, nonostante mi sia informata per un prestito trentennale, la rata è ancora troppo alta.
    UFF!! [SM=g8077]




    Ciao,Barbara


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    ninmah62
    Post: 730
    Città: UDINE
    Età: 62
    Sesso: Femminile
    00 21/02/2008 14:39
    Aspetterò un mesetto per vedere se cala di qualche punto, purtroppo mi servono 80.000 euro per la ristrutturazione della casa e, nonostante mi sia informata per un prestito trentennale, la rata è ancora troppo alta.
    UFF!! [SM=g8077]




    Ciao,Barbara


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    anna.p
    Post: 36
    Sesso: Femminile
    00 21/02/2008 17:24
    Fisso!!!!
    Cara Barbi,
    più fisso che puoi! Noi non abbiamo questo problema perchè siamo in affitto, e purtroppo,le nostre finanze non ci hanno mai permesso di comperare una casa...Ma un mio nipote ha commesso l'errore del Mutuo variabile...Un madornale errore!
    Scusami, ma la tua casa è per caso un rustico? Te lo chiedo perchè, qualche anno fa , una coppia di nostri nipoti avevano comperato un rustico, e per la ristrutturazione, sono stati aiutati,mi sembra non dallo Stato ma dalla Regione Liguria.
    Auguri per tutto! Anna
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    ninmah62
    Post: 730
    Città: UDINE
    Età: 62
    Sesso: Femminile
    00 22/02/2008 10:19
    La mia casa, acquistata con il mutuo regionale a basso prezzo, con l'aiuto del mio ex marito 5 anni fa ( ancora non è di mia proprietà ma della banca :-((( )ha circa 47 anni, è una cosa indescrivibile poretta. Il vecchio padrone per 40 anni non ci ha messo un chiodo ed ora è tutta da rifare: tetto, canna fumaria, camino, cappotto esterno, serramenti...e non è finita qui.
    80.000 euro non basteranno perchè una parte di quelli andranno a coprire i muti attivi che ho ora. Fosse stato per me non avrei il tasso variabile, ma mio marito non ha voluto ascoltarmi, devo barcamentarmi, ho come entrata mensile 2.100 euro, [SM=g8078] per essere precisi.
    Questo mese, 700 euro di mutui fissi a parte, sono usciti, solo di spese, 1.500.00 euro. L'è dura!!




    Ciao,Barbara


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    anna.p
    Post: 36
    Sesso: Femminile
    00 24/02/2008 17:29
    E' dura!!!
    Cara Barbi, sapessi come ti capisco! Poichè in questi ultimi anni non c'è stato nessun adeguamento al costo della vita, noi insieme , io e Lalli, non raggiungiamo nemmeno i due terzi della somma alla quale tu ti riferisci, certo non abbiamo tre figli... ma siamo in affitto...ed è proprio dura!!!
    Farei volentieri la rivoluzione!!!Ma sono da dempre contro la violenza...E così rimango!
    Coraggio!!!
    Anna
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    zen_79
    Post: 1.033
    Città: REGGIO EMILIA
    Età: 45
    Sesso: Maschile
    Vice Amministratore
    00 18/05/2008 18:20
    Aggiornamento
    E' stata fatta una seconda puntata rivolta soprattutto agli enti locali ciò che emerge è abbastanza inquietante perchè le perdite di denaro pubblico, ascrivibile all'incapacità degli amministratori o meglio alla loro ingenuità, sono veramente ingenti, e lo stato anzichè mettere gli istituti finanziari sotto accusa, cosa che è tra l'altro prevista dalla legge(articolo 21 testo unico della finanza), fa incredibilmente finta di niente. Un esempio:

    "STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
    Ma chi li inventa questi marchingegni? I primissimi vengono inventati a Londra e poi qualche banca italiana li compra da Londra, li reimpacchetta e li rivende. Poi alcune banche italiane imparano il mestiere e li montano loro, dopodichè chiedono alla rete distributiva di andarli a vendere. E si ha questa situazione paradossale in cui ci sono dei ragazzi di trent’anni ultraspecializzati che strutturano queste operazioni complicate e poi mandano i cinquantenni ed i funzionari bancari a venderli, che di derivati non sanno niente però hanno i rapporti con i clienti. Il risultato è che hanno fatto fare i derivati anche ai paesini di trecento abitanti. Per esempio in Umbria c’era un signore che girava e i piccoli comuni li ha battuti tutti lui.

    GIANCARLO RACANICCHI – SEGRETARIO COMUNE DI BASCHI
    E poi è andato in pensione.

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    Dopodiché a giugno del 2007 è andato in pensione, per cui quando si è creato il problema, in questo terzo trimestre, di dover pagare…

    GIANCARLO RACANICCHI – SEGRETARIO COMUNE DI BASCHI
    Lui non c’era più.

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    Noi abbiamo cercato ovviamente questo referente.

    STEFANIA RIMINI
    Perché voi cosa gli volevate dire?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    Chiedergli spiegazioni perché a noi ce l’aveva prospettato in un certo modo il contratto.

    STEFANIA RIMINI
    Come ve lo aveva prospettato?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    Era un contratto tutto sommato tranquillo.

    STEFANIA RIMINI
    E invece quanto ci state perdendo ora?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    250 mila euro.

    STEFANIA RIMINI
    Negativi?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    In negativo, in negativo. Quindi se noi oggi volessimo estinguere questo contratto…dovremmo pagare questa cifra.

    STEFANIA RIMINI
    E avete i soldi?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    No! Assolutamente,

    STEFANIA RIMINI
    No?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    Assolutamente.

    STEFANIA RIMINI
    Quanti abitanti ha…?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    2700 abitanti.

    STEFANIA RIMINI
    Cioè quanto dovrebbero tirar fuori praticamente 2700 abitanti, facciamo il conto?

    ANTONIETTA DOMINICI – RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI COMUNE DI BASCHI
    Eh, facciamo il conto…250 mila diviso 2780….un centinaio di euro per uno.

    STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO
    Si potrebbe provare a chiederli ai cittadini, ma abbiamo visto che l’età media è un po’ alta. Con i derivati il Comune di Baschi si è messo nei guai e non è un caso isolato."

    www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1077793...

    Va a finire che se i comuni dovessero fallire le tasse le dovremo pagare direttamente alle banche, senza alcuna considerazione di tipo sociale
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    zen_79
    Post: 1.033
    Città: REGGIO EMILIA
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    Vice Amministratore
    00 10/06/2008 23:41
    Stà per scoppiare la bolla sui derivati

    "Secondo Paul Volcker, ex governatore della Federal Reserve al tempo di Reagan, il guaio è che oggi l’intero sistema finanziario è fondato sui derivati: sono il modo nuovo con cui la speculazione ha creato moneta (pseudo-capitale) al di fuori dalle regole bancarie, che impongono una proporzione tra capitale e creazione di liquidità. Sono infinite promesse e impegni di pagamento (sofisticatissime cambiali) che sono state rifilate dalla fantasia finanziaria americana a infinite banche, fondi (anche fondi-pensione), grossi investitori privati ed altri coglioni in giro per il mondo. Questi contratti non sono mai scritti nei bilanci di nessuna entità, sono privi di ogni regolazione, e sono stati per lo più comprati a credito.

    Un mostruoso mercato nero di «valori» che nessuno capisce (anche Warren Buffett, l’uomo più ricco del pianeta, lo ha confessato) e che la finanza ha accettato come «valori veri», sui quali espandere il credito o chiedendo o facendo prestiti. Ora queste «cose» sono nelle pance di infiniti enti, e non sono negoziabili perchè il mercato assegna oggi loro valore zero (3).

    Si noti che la bolla dei subprime e quella dei derivati sono intimamente collegate; e così i derivati sono anche la causa del rincaro di greggio e granaglie.

    «Questa emergenza sul cibo», ha scritto il giornale inglese New Statesman, «è cresciuta in un lampo... La ragione della cosiddetta ‘penuria alimentare’ è la speculazione sui futures sulle materie prime dovuta al collasso del mercato dei derivati. Gestori e amministratori, disperatamente alla ricerca di rapidi profitti, stanno sottraendo trilioni di dollari dalle azioni e dalle obbligazioni sui mutui e le gettano a comprare futures sui grani e sulle materie prime. Si chiama a Wall Street ‘superciclo delle materie prime’, e porterà la fame su scala epica».

    Sono 580 trilioni di «valori» che stanno per scomparire. Per farsi un’idea: l’intero patrimonio immobiliare del mondo è valutabile a 75 trilioni; il prodotto interno lordo di tutto il pianeta non supera i 50 trilioni. Dunque i derivati emessi sono dieci volte l’economia reale del mondo intero.

    Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali, si tratta di un valore «nominale». Ma se questa bolla esplode, sottrae all’economia reale 11 trilioni di dollari, circa come l’intero prodotto lordo USA (4).

    Ecco perchè Warren Buffett ha chiamato i derivati «la vera arma di distruzione di massa». E pensare che la cercavano in Iraq."

    www.effedieffe.com/content/view/3464/179/
    [Modificato da zen_79 10/06/2008 23:42]
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    zen_79
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    00 20/06/2008 00:36
    Roma indebitata grazie ai derivati

    "Dentro i "misteri" del deficit lunedì la verità di Alemanno
    Al vaglio degli esperti di Tremonti i meccanismi dei "derivati" per risanare il debito
    di Giovanna Vitale
    In attesa che, al più tardi lunedì, il sindaco Alemanno comunichi l´esito della ricognizione sul bilancio effettuata dagli ispettori del Tesoro, i tecnici della Ragioneria comunale sono al lavoro per cristallizzare - consegnandolo a un dato definitivo - il reale stato di salute delle casse capitoline. Sotto la lente degli analisti, in questo momento, ci sono i derivati utilizzati negli ultimi anni per ristrutturare il debito: quel che non si riesce ancora a capire, infatti, è l´effetto che avranno le nove operazioni di swap effettuate su una serie di mutui. Operazioni finanziarie che già maturano interessi passivi per 670 milioni di euro l´anno e che "scommettono" sul tasso di interesse: se è basso guadagni, se cresce cominciano i problemi.

    È questo uno dei motivi per cui il debito del Comune, certificato alla fine 2007 a quota 6,8 miliardi di euro, sarebbe oggi lievitato a circa 8 miliardi. Ai quali bisogna aggiungere altri 400 milioni fuori bilancio: circa 300 dei quali, su un totale di 755 milioni, generati da vecchi contenziosi che nel 2008 dovrebbero diventare esecutivi (sentenze su espropri effettuati negli anni '70, i cui importi sono lievitati a dismisura grazie agli interessi maturati nel tempo)."

    roma.repubblica.it/dettaglio/Dentro-i-misteri-del-deficit-lunedi-la-verita-di-Alemanno...
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    zen_79
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    00 06/07/2008 23:58
    Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha nominato con Proprio decreto, ai sensi dell’ art. 78 del d. l. 112 del 2008, il sindaco di Roma on. Gianni Alemanno a commissario straordinario del governo per la ricognizione della situazione economica-finanziaria del medesimo comune e delle società da esso partecipate (con esclusione di quelle quotate nei mercati regolamentati) e per la predisposizione ed attuazione di un piano di rientro dall’indebitamento pregresso.


    Il commissario straordinario dovrà presentare entro il 30 settembre prossimo il piano di rientro al governo che l’approva entro i 30 giorni successivi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, individuando le coperture finanziarie necessarie nei limiti delle risorse destinate dalla legislazione vigente.



    www.governo.it/GovernoInforma/Comunicati/dettaglio.asp...
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    zen_79
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    00 10/07/2008 00:53
    Derivati Risponde Eugenio Benetazzo


    [Modificato da zen_79 10/07/2008 00:56]
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    zen_79
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    00 10/07/2008 01:04
    come difendersi

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    zen_79
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    00 05/08/2008 00:07
    Anche al comune di Milano si sono accorti che qualcosa non quadra e la guardia di finanza ha perquisito le banche che hanno sottoscritto i derivati con il comune, si parla di una cifra di 1'7 miliardi di Euro, non di noccioline. Le banche sono: Deutsche Bank, UBS, JP Morgan e Depfa Bank.

    new.bluerating.com/protagonisti/67-law-a-order/509-scandalo-derivati-corritore-chiede-alle-banche-risarcimento-miliona...

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    zen_79
    Post: 1.033
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    00 11/12/2008 22:11
    I derivati e la rivolta di Grecia
    DI FRANCESCO CASELLI Comedonchisciotte

    I contratti Derivati sono una scadente e velleitaria imitazione dei contratti assicurativi, stipulati pero' in ambiente finanziario e sprovvisti di Riserve appositamente accantonate a sostenere il rischio "pseudo-assicurativo" apparentemente assunto. Essi in genere si instaurano tra una Societa' Finanziaria ALFA, venditrice di copertura "assicurativa", ed una Societa' Finanziaria BETA, acquirente di detta garanzia.

    La societa' BETA ha, per esempio, intenzione di comprare Titoli di Stato della Grecia. Per garantirsi dal rischio di perdervi denaro, nel caso tale nazione nei prossimi anni mancasse di effettuare i pagamenti, si rivolge alla collega societa' Finanziaria ALFA. La societa' ALFA fa valutare da esperti il rischio globale di inadempimento della Grecia. Dopo di che dichiara alla societa' BETA cliente che oggi 09 dicembre 2008 il prezzo di questa specie di "assicurazione finanziaria" ammonta $ 247 l'anno per ogni 10 mila $ assicurati. Siccome l'investimento e', poniamo, 650 mila $, cioe' 65 volte maggiore, la rata annuale ammontera' a 247 $ x 65 = 16.055 $ Presso di essa societa' ALFA, pertanto, la societa' BETA sottoscrive un contratto della durata, poniamo, pari a 5 anni, impegnandosi a pagare una rata annuale per 5 anni di seguito.
    Con tale spesa la societa' BETA puo' ritenere di poter procedere contemporaneamente all'acquisto dei Titoli di Stato di Grecia per 650 mila $, con la convinzione di aver una certa qual protezione dal rischio di perdere il Capitale investito.
    In realta' non e' affatto cosi'. La sottoscrizione di detto contratto e' niente piu' che una "scommessa finanziaria" tra due Societa' viziate, sino a qualche mese fa, dalla vita troppo facile, parassitaria, a carico di disinformati e fiduciosi investitori, non protetti affatto dalle Autorita' devolute al controllo delle transazioni finanziarie. In Italia come in Svizzera, in Gran Bretagna come in Usa: ovunque.
    Infatti quel contratto non e' stabile, fissato per sempre, una volta per tutte, negli importi. La valutazione del rischio puo' cambiare praticamente ogni giorno, e cosi' il valore del contratto nelle mani delle due societa' che lo hanno sottoscritto. Esso assomiglia, pertanto, di piu' ad un titolo azionario, con la possibilita' di oscillazioni di valore rapidissime e di notevole importo. Inoltre, pur "giocando a scommettere" con i soldi dei propri investitori in senso stretto, ma anche con quelli della comunita' nazionale in senso lato, la transazione nella maggioranza dei casi e' ignota alle Autorita' di controllo. Essa non avviene nell'ambito di un Mercato Regolato. Essa rappresenta una questione "privata" tra i vertici delle due Societa', mettendo a rischio i soldi degli ignari Depositanti, pero' ! Una Societa' guadagnera' a danno dell'altra, che perdera' nel confronto specifico, ma sono i loro rispettivi Investitori e Depositanti che saranno veramente e sempre perdenti, perche' a loro e' riconosciuto un solo ruolo: rimetterci sempre.
    Infatti esse Societa' riporteranno quel contratto nei loro libri contabili, con dati alterati rispetto al vero, favoriti in cio' dalla opacita' della transazione, avvenuta in assenza di ogni controllo da parte di terzi, e dalla variabilita' nel tempo del valore del contratto medesimo. Esso viene valutato in contabilita' ufficiale come fosse un "assett", un bene, un valore, come fosse denaro, una massa enorme, irreale, inesistente di denaro. Lo scopo vero di quel contratto, infatti, e' molto di piu' la creazione di denaro fittizio, a beneficio, sia pure in diversa misura, di entrambe le societa' finanziarie, che non una asserita e pretestuosa pseudo-assicurazione finanziaria. La nullita', la speciosita', la natura truffaldina dei contratti Derivati e' sostenuta, tra i tanti, anche dal Politologo ed Economista statunitense Lyndon LaRouche Jr.
    Egli da anni conduce una battaglia per il puro e semplice annullamento di tutti i contratti Derivati, che invece le Finanziarie e le Banche di tutto il mondo si ostinano a ritenere provvisti di un grande e non ignorabile valore finanziario. Quel preteso valore e' costituito al 100% di USURA e di creazione FALSARIA DI DENARO.
    Il ministro della Economia Giulio Tremonti e' un altro studioso, che dichiaratamente conosce, apprezza e segue la produzione scientifica di L. LaRouche Jr. Anche il nostro ministro si e' espresso da molti mesi per la cancellazione dei Derivati, come maniera per liberare l'Economia mondiale da un incubo. Egli, tuttavia, denuncia il problema ai propri Concittadini e al Mondo in maniera sibillina, oracolare, come riservata ad iniziati. Forse per timore della reazione di Finanziarie e di Banche. In effetti va riconosciuto a suo merito che tra i Politici della zona Euro egli e' uno dei pochi che si sia esposto. Tra i Politici della Sinistra italiana, poi, assolutamente nessuno ! Tuttavia il parlare chiaro ai Concittadini e' la premessa obbligatoria perche' essi comprendano ed entrino con il loro peso, specie se uniti, nella questione. In gergo calcistico si direbbe "entrare a piedi uniti sull'avversario". Purtroppo il Premier Silvio afferma da anni che "gli Italiani hanno la maturita' di dodicenni". Forse il suo Ministro della Economia accetti la valutazione. Essa puo' essere condivisa in relazione ad una parte dello Elettorato, ma e' un errore marchiano estenderla a tutti gli Elettori. Senza considerare che e' compito preciso della Dirigenza Politica di una nazione elevare, e non abbassare, il livello di conoscenze dei Cittadini.
    Il ministro Tremonti, pertanto, si e' qualificato come una guida efficace solo a meta' per la nostra nazione. La circostanza che solleva il morale e' che egli, tuttavia, sia pure con i citati limiti, fa una figura da Grande della Politica rispetto ai Colleghi di tutta Europa, compresi quelli delle nazioni erroneamente considerate dagli Italiani piu' blasonate della nostra, e con la puzza al naso. In conclusione un mezzo Ministro rispetto alla nullita' dei Ministri europei. Se LaRouche, Tremonti e gli altri Studiosi fossero ascoltati, probabilmente la Rivolta di Grecia finirebbe, e la Rivolta di Italia non continuerebbe. Difatti questa appare aver gia' avuto inizio, sia pure in maniera non violenta, e per i medesimi motivi di Usura e conseguente taglio di Fondi che in Grecia. Stiamo evidentemente riferendoci alle manifestazioni di novembre per i tagli nella Scuola, come anche alla morte dell'alunno "perche' in Italia non si provvede piu' alla manutenzione degli immobili scolastici", come in lodevole completa sincerita' ha apertamente dichiarato il Commissario Bertolaso. Per la Scuola appare particolarmente terribile il taglio di Fondi nelle elementari del Meridione, con le classi portate a 30 alunni cadauna e la eliminazione dell'orario pomeridiano. Che pero' rimane se i genitori si assoggettano al pagamento di varie centinaia di Euro mensili per ogni figlio. Sicche', in un ambiente sociale spesso degradato, i bambini, che potevano rimanere al sicuro ed accuditi da personale insegnante sino alle 17:00, vengono buttati in strada alle 12:30, ove rimarranno sino a sera.
    I Finanzieri ed i Banchieri, in realta', probabilmente tra se' pensano che effettivamente negli ultimi anni hanno esagerato alquanto con l'Usura. Tuttavia, follemente avidi quali sono, probabilmente ritengono e scommettono pure che basta resistere ed anche questa volta, sia pure con grande rischio e fatica, riusciranno a passarla liscia, a far accettare anche questo loro enorme passo falso ai Cittadini-Investitori. Se questi ultimi, pero', si soffermeranno ad esaminare gli importi in questione, potranno convenire che condonare ai Finanzieri questi importi e' pressocche' impossibile.
    Consideriamo, come termine di paragone, che il PIL degli Usa ammonta a circa 14 Trilioni di $, ossia 14 mila miliardi di $. Ebbene i Derivati, finto denaro, circolanti nel mondo, sconosciuti a quasi tutti, ammontano a circa 100 anni di produzione totale negli Usa. SI ! Avete capito bene ! Circa 1.400 Trilioni di dollari ! E' proprio questa "Bomba atomica finanziaria dei Derivati" che ha iniziato a scoppiare, approssimativamente il 25 luglio 2007, portando casualmente con se' all'attenzione mondiale la questione della punta dell'iceberg, di entita' decisamente ridotta a paragone. E cioe' quella dei mutui concessi in Usa a clienti finanziariamente inadatti all'impegno di comprare casa. Una questione minore, utilizzata a meraviglia per distrarre il mondo dal problema vero. Dobbiamo alla cortesia della Banca Bespoke la figura 01 seguente, che indica le quotazioni attuali dei Derivati per le Nazioni. E piu' precisamente i Derivati del tipo CDS (Credit Default
    Swap), ampiamente diffusi.






    Dicitura in alto: "Valutazione del rischio di inadempienza per nazioni, per il tramite dei prezzi dei CDS".
    Dicitura in basso: "Costo per anno, per assicurare un importo debitorio di 10 mila Dollari, per la durata di 5 anni"

    Nella figura 01, aggiornata al 07 dicembre 2008, la colonna di destra e' l'importo della rata al 01 gennaio 2008.
    La colonna seconda da destra indica la variazione percentuale dello importo della rata negli ultimi 30 giorni.
    La colonna terza da destra indica l'importo della rata al 07 novembre 2008.
    La colonna quarta da destra indica l'importo della rata al 07 dicembre 2008.
    Le nazioni sono indicate con un rischio crescente dal basso verso l'alto. Quindi Germania, Giappone e Francia, cioe' quelle in fondo alla lista, sono le piu' solide ! Eppure possiamo constatare che anche tali "prime della classe" sono significativamente peggiorate in 11 mesi. L' accelerazione del peggioramento e' in effetti preoccupante per quasi tutte le nazioni.

    Ora possiamo cominciare ad approfondire la situazione dell'Italia, della Grecia, ecc. L'Italia si troverebbe, per fortuna, nel terzo inferiore della lista. Negli ultimi 30 giorni sarebbe piuttosto sensibilmente peggiorata. A partire dal 01 gennaio 2008 il rischio si sarebbe moltiplicato per 9, ma rimarrebbe ben lontano da quello delle nazioni al top della lista. Ossia Argentina, Venezuela, Islanda, ecc. La Grecia si troverebbe a meta' della lista. Dall'inizio dell'anno il rischio si sarebbe moltiplicato per 12. Negli ultimi 30 giorni sarebbe raddoppiato.
    Invitiamo, tuttavia, ad assumere con beneficio di inventario questi dati, che invece nel mondo Finanziario mondiale costituiscono quasi articoli di fede. Le truffe falsarie ed usuraie di cui sopra sarebbero precipuamente una invenzione del mondo finanziario anglosassone, alla cui guida siede la City di Londra.
    La City si considererebbe il ponte di comando di un Impero Inglese, di cui essa pervicacemente non accetterebbe la fine. La figura, in particolare, consente la presenza letteralmente abusiva nella parte bassa di UK (United Kingdom) ed Usa. Accostare la solidita' finanziaria di UK ed Usa a nazioni effettivamente solide e serie come Germania e Giappone appare una ulteriore truffa. Le prime due nazioni sono l'emblema del Parassitismo Finanziario, e quindi, in questi tempi, sono alla disperazione, sinora piuttosto ben mimetizzata. Ben diverse le ultime due, che vivono di Produzione Industriale di molto elevata Qualita'. Parassiti contro Produttori. Una contesa che esiste, tale e quale, e del tutto irrisolta, pure nella nostra nazione. Questo "Apocalisse Finanziario", o forse vero e proprio "Apocalisse" e basta, potrebbe fornire un violento impulso al cambiamento in tali questioni irrisolte in Italia da decenni, anzi recentemente del tutto peggiorate. In buona sostanza la Tabella va intesa, almeno in parte, anche nel senso del "Politicamente corretto". Affermazione del tutto plausibile, se si accetta che alla base del Sistema Finanziario Globale sussistano Truffa ed Usura. Se una nazione e' invisa alle due citate Potenze dominanti nel mondo finanziario, e' probabile si trovi nella lista piu' in alto di quanto meriti. Un esempio sarebbero la Russia al 4° posto e la Cina al 24°, entrambe titolari di enormi eccedenze - soprattutto la Cina - di valuta in Dollari, e quindi dirette creditrici degli Usa, abusivamente allogato nella parte bassa della figura.

    CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Non facciamoci prendere dal panico ! Ricordiamoci almeno che questa situazione drammatica e' pur sempre la conseguenza SOLO di una TRUFFA, una dolorosa, maligna, incredibile truffa !! Solamente la diffusione della Verita' la puo' debellare. Per i Credenti, inoltre, la Verita' equivale a Cristo. Infatti leggiamo nel Vangelo di Giovanni, cap. 14, verso 6: "Io sono la via, la VERITA', la vita." Francesco Caselli Fonte: www.comedonchisciotte.org 9.12.08
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    00 13/04/2009 20:37
    Il sistema dei derivati è pronto a colpire i comuni italiani

    DI MAURO BOTTARELLI
    ilsussidiario.net

    Come è normale, il terribile terremoto che ha squassato l’Abruzzo ha stravolto i normali canoni della comunicazione catalizzando su di sé tutta l’attenzione dei media e facendo passare in secondo piano anche la terribile crisi economica che stiamo vivendo.

    Ma proprio il terremoto e l’enorme sfida per la ricostruzione che esso pone, anche a livello finanziario per le casse dello Stato, ha concentrato un interesse collaterale sul progetto per il Ponte di Messina e per l’Expo milanese: ci saranno i soldi per loro, sono ancora prioritari? Sull’appuntamento fieristico, poi, non sono mancate le polemiche per il nome, il compenso e il doppio incarico dell’uomo chiamato a guidare la macchina operativa, l’ex ministro Lucio Stanca.

    Problemi seri, certo ma ben poca cosa di fronte al vero tsunami che sta per abbattersi sugli enti locali italiani, Milano e Roma in testa, nel silenzio generale. Si tratta della sfida tra le banche d’investimento londinesi e molte amministrazioni locali italiane per lo scandalo dei contratti derivati di swap che hanno inguaiato - e non poco - i conti di comuni, province e regioni, rei di aver stipulato negli ultimi anni contratti per ben 35,6 miliardi di euro in derivati, molto spesso più per ottenere liquidità a breve termine che per ristrutturare il proprio indebitamento.

    Oggi con i tassi che puntano al ribasso fisso, i nodi rischiano di venire al pettine per chi ha scommesso sulla variazione fisso-variabile in una riedizione finanziaria della roulette russa de “Il cacciatore”. Solo Milano ha una perdita teorica sul suo swap da 1,8 miliardi di oltre 200 milioni, mentre tanti piccoli comuni hanno maturato voragini pari a diversi anni del loro intero bilancio. Insomma, un disastro. Il dato ufficiale del Tesoro a fine 2007 parla di 36 miliardi di euro di derivati in essere per poco meno di 600 enti locali. Per la precisione: 18 regioni su 20, la metà delle province e 500 comuni da piccolissimi a 50 capoluoghi. Praticamente tutta Italia, da Milano a Roma, da Torino alla Regione Liguria fino a piccoli comuni come Boschi, 2700 abitanti in provincia di Perugia, per il quale chiudere il contratto per evitare altri costi significherebbe dover sborsare 250mila euro di penale.

    E a rendere il quadro ancora più fosco c’è il fatto che la controparte contro cui gli enti locali vorrebbero dar vita a una sorta di class action hanno nomi roboanti: JP Morgan, Deutsche Bank, Nomura (la banca giapponese che ha rilevato il ramo di investment banking di Lehman Brothers a Londra), Ubs, Merrill Lynch e Barclays. Insomma, il gotha della finanza internazionale. Che, tra l’altro, avrebbe già cominciato a preparare le contromosse addirittura con il beneplacito del Treasury, terrorizzato dal fatto che in un momento come questo gli istituti britannici e la piazza finanziaria londinese in generale possano pagare un altro pesante prezzo in termini di credibilità e anche di eventuali risarcimenti.

    La strategia inglese è chiara: trasformare lo scandalo derivati degli enti locali in un nuovo caso Parmalat, ovvero far passare l’accaduto per l’ennesima truffa all’italiana contro i risparmiatori (in questo caso i cittadini) utilizzando la strategia psicologica di caricare la responsabilità su chi ha voluto giocare con soldi pubblici a un gioco rischioso e che non conosceva. Il vecchio adagio del comportamento da buon padre di famiglia, caposaldo del diritto, potrebbe quindi trasformarsi in una potente arma di difesa.

    Inoltre a Londra fanno affidamento sul fatto che per denunciare penalmente il danno questo debba essere precisamente quantificato, ma visto che il contratto è ancora in essere per la gran parte degli enti interessati questa operazione non è possibile e ci si limita, come accaduto per il comune di Milano, alla denuncia del sovrapprezzo già pagato alle banche. Già, Milano. Qui il Comune ha sottoscritto il più grande contratto di interest rate swap d’Europa, 1,7 miliardi di euro, con le cinque banche internazionali di cui abbiamo parlato prima. Alla firma del contratto, il 27 giugno del 2005, le banche avevano già incassato 100 miliardi delle vecchie lire di plusvalenza, visto che l’operazione era proposta al Comune a un prezzo più alto di quello di mercato. E in tre anni hanno raddoppiato.

    In cambio il Comune ha ricevuto 100 milioni di euro di liquidità, peccato che ora il successore dell’allora sindaco Gabriele Albertini si ritrova con 400 milioni di euro di perdita. E visto che la leva di quasi tutti i contratti (l’80% circa) cominciava ad andare in perdita per la danza dei tassi, in molti si sono lanciati sui credit default swaps come strumento di difesa. In sostanza, hanno stipulato un’assicurazione con le banche sull’insolvenza della Repubblica italiana: le perdite nominali se le accollava la banca e il Comune assicurava che lo Stato non fallirà. Con costi notevoli. Geniale, visto che gli enti italiani si troveranno ora a fare le pulci alle istituzioni di un paese dove dal 1991 gli stessi enti locali non possono contrarre per legge contratti swap poiché speculativi.

    Chissà quale sarò il foro competente a dirimere la controversia, sempre che ci si arrivi, visto che parliamo di un mondo in cui la Sec per otto volte non è stata in grado di fermare la mega-truffa di Bernard Madoff.

    P.S. Quasi nessun giornale mercoledì scorso ne ha dato conto, nemmeno nelle pagine economiche pur ridotte all’osso per l’emergenza terremoto, ma stando a quanto rilanciato dal “Times” aumentano drammaticamente le stime del Fondo Monetario Internazionale sulla mole delle attività “tossiche” accumulate nei bilanci di banche e compagnie assicurative: siamo a quota 4mila miliardi di dollari. A confermarlo è la bozza di un rapporto del Fondo Monetario Internazionale che verrà pubblicato il 21 aprile prossimo.

    Quello indicato è un valore che rappresenta quasi il doppio rispetto ai 2.200 miliardi denunciati dallo stesso Fmi appena lo scorso gennaio: per le attività “tossiche” originate negli Stati Uniti si stima un valore complessivo pari a 3.100 miliardi di dollari, a cui si aggiungono altri 900 miliardi di dollari dall'Europa.

    E «per la fine del mese queste stime potrebbero essere ulteriormente aggravate», avvertiva il quotidiano londinese. Il rapporto definitivo infatti verrà pubblicato nell'imminenza degli incontri di primavera di Fmi e Banca Mondiale, il 25-26 aprile a Washington. Alla luce di queste cifre, in predicato di peggioramento, la montagna del G20 ha davvero partorito il topolino dei 1000 miliardi ipotetici da iniettare o far stampare e gestire dal Fmi: spente le telecamere, la verità viene sempre a galla.

    Mauro Bottarelli
    Fonte: www.ilsussidiario.net
    Link: www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=16425
    10.04.2009
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    00 29/04/2009 23:22
    Derivati, truffa al Comune di Milano: sequestri in 4 banche

    www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/derivati-comune-milano-sequestri.shtml?uuid=fdda0126-33e7-11de-a78b-d6a7e2afd043&DocRulesVie...
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    00 29/04/2009 23:26
    Derivati tossici e Comuni arriva l'effetto domino

    www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200904articoli/43244gi...

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