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    00 08/06/2008 22:24
    SENZA LA SINISTRA RADICALE

    di Rita Pennarola [ 04/06/2008]



    Senza la sinistra radicale in parlamento sara' molto piu' difficile, sara' impossibile continuare a fare giornalismo d'inchiesta, contrastare le camorre e le mafie attraverso una corretta informazione. Siamo stati rinviati a giudizio, poche ore fa, da un gup che non ha nemmeno deciso in camera di consiglio. Il presunto “diffamato” e' un personaggio molto potente, collegato fra l'altro ad associazioni transnazionali delle quali fanno parte, in diversi Paesi europei, anche esponenti della magistratura. Il presunto “diffamato” e' esponente di un'organizzazione su cui la Procura di Genova ha indagato a proposito dei mercenari italiani reclutati in Iraq. Fino alla scorsa legislatura un caso del genere sarebbe passato subito all'attenzione dei parlamentari schierati in prima persona – ed esposti – contro i poteri forti. Oggi ci mancano i Russo Spena, ci mancano i Massimo Villone, i Pecoraro Scanio, i Diliberto. Oggi abbiamo un parlamento che e' stato espresso dai poteri forti attraverso una legge elettorale truffa. E' bene che i cittadini e i lettori lo sappiano: forse la conseguenza piu' grave della scomparsa alle Camere della sinistra radicale e' l'oscuramento finale dell'informazione. Quelli che non vorranno auto-oscurarsi ne pagheranno conseguenze anche molto pesanti. Ma non solo nelle sedi giudiziarie: d'ora in poi sara' piu' facile anche sparare. E non e' per sfiducia nei singoli parlamentari che siedono oggi alle Camere, e' per il meccanismo stesso della loro nomina a Montecitorio e a Palazzo Madama. Su vicende come quella che oggi riguarda noi, ma domani potrebbe investire anche gli altri, pochi, giornalisti d'inchiesta esistenti (meglio, resistenti) in Italia, chi spieghera' dinanzi al parlamento le ragioni degli onesti? Chi affrontera' a muso duro gli scontri con i rappresentanti delle mafie? Chi? Quei cuor di leone dell'Udc? E cosa riguarderanno, d'ora in poi, le interrogazioni parlamentari? Lo spostamento di un'ora del reality sul palinsesto?

    www.lavocedellevoci.it/news1.php?id=80
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    00 20/09/2008 17:32
    Tentativi d'intimidazione per "la voce delle voci"

    www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=177
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    00 14/12/2008 20:46
    L'ennesimo attacco di Hacker professionisti
    Per la seconda volta in sei mesi il nostro sito www.lavocedellevoci.it nella serata del 3 dicembre e' stato devastato dagli hacker. Il webmaster della Wip di Napoli, sul cui server si trova il sito, ci ha spiegato che si tratta di un attacco violentissimo, che ha compromesso buona parte dei dati ed e' stato messo a segno da professionisti ad alto livello. Del resto, la Voce era stata a lungo nel mirino di Pio Pompa e dei suoi “spioni”. Nessuna meraviglia, quindi, che sia anche oggi “attenzionata” da poteri deviati.
    Sono tanti, in ogni caso, i soggetti che traggono vantaggio da questo oscuramento. Politici corrotti, massoni, pezzi deviati delle istituzioni, tutti presenti con nomi e cognomi nelle inchieste pubblicate sul nostro sito (oltre che nel giornale cartaceo). Ricordiamo che solo poche ore prima dell'assalto informatico avevamo rimesso in home page, con una aggiornata premessa, la nostra inchiesta di settembre tratta dalle 1200 pagine con cui la Procura salernitana ha fatto chiarezza sul caso De Magistris, ribaltando le responsabilita' sugli accusatori del coraggioso magistrato.
    E' solo un esempio, il piu' recente. Ma se ne potrebbero fare altri.
    Ora, con l'aiuto del webmaster, ricominciamo da luglio 2008 - quando fu sferrato il primo, violento attacco informatico, e proviamo a ricostruire “quel che resta del sito”. Per prima cosa rimettiamo in home page proprio quella “controinchiesta” sul caso De Magistris, diventata in queste ore sempre piu' bollente, fino a richiedere un intervento diretto del Capo dello Stato.
    Ma i lettori troveranno anche tutti gli aggiornamenti della Voce di dicembre 2008, in edicola dal 5 e dal 6 dicembre in tutta Italia.
    Grazie ai tanti che ci hanno espresso solidarieta'.
    Ai bombaroli del web, magari con qualche barba finta, un solo messaggio: oltre alla denuncia alla Polizia postale, intraprenderemo anche altre azioni di tutela. Per ora resistiamo e respingiamo al mittente tutte le intimidazioni.
    Andrea Cinquegrani Rita Pennarola

    www.lavocedellevoci.it/news1.php?id=83